venerdì 1 maggio 2020

La storia della Guzzi attraverso le sue moto: dalla G.P. 500 alla Moto Guzzi Normale 500



La prima Moto Guzzi della storia, in realtà non è una Guzzi!
Correva l'anno 1919, e tre amici commilitoni: Carlo Guzzi, Giorgio Parodi e Giovanni Ravelli, appassionati di motociclette, decidono di dar sfogo alla loro passione, costruendo motociclette insieme. Purtroppo la tragica scomparsa di Ravelli, pilota aeronautico, morto in un incidente durante le fasi di atterraggio, nell'agosto 1919, gli impediranno di vedere la moto finita.
Nell'officina di Mandello Tonzanico (oggi Mandello del Lario) di proprietà di Giorgio Ripamonti, dove Carlo Guzzi da adolescente aveva appreso i primi rudimenti di meccanica, viene ultimata, nel 1920, la GP 500 ovvero la Guzzi Parodi 500, moto rivoluzionaria, dotata di albero a camme in testa, 4 valvole e 2 candele per l'unico cilindro.
IL 15 marzo 1921 viene fondata la "Società Anonima Moto Guzzi", abbandonando la sigla GP, su volere di Giorgio Parodi, per dare il giusto merito alla genialità di Carlo Guzzi. Per ricordare l'amico Ravelli, fu adottato come marchio di fabbrica l'aquila simbolo dell' Areonautica Militare.
La prima moto messa in vendita, la Normale 500, si presenta rivoluzionaria; abbandonato lo schema a 4 valvole in favore di un più economico 2 valvole ad aste e bilancieri con accensione singola, mantiene però l'inedito cilindro orrizzontale, che permette un perfetto raffreddamento della testata, sempre critico all'epoca, e con l'inusuale valvola di scarico in testa per migliorarne il raffreddamento della stessa, e la valvola di aspirazione laterale. la posizione orrizzontale del cilindro porta ad altri vantaggi: 
- abbassamento del baricentro, migliorando la guidabilità della moto.
- possibilità di montare la sella più in basso, favorendo confort e dando la possibilità alle persone più basse di toccare terra facilmente (bisogna ricordare che le moto dell'epoca avevano il cilindro verticale che obbligava ad una seduta molto alta).
Altre innovazioni furono:
- Motore a corsa corta, per poter usare valvole più grandi in modo da aumentare la respirazione del motore e, diminuire la velocità media del pistone per aumentarne l'affidabilità (le moto dell'epoca erano tutte a corsa lunga)
- la lubrificazione a carter secco con 2 pompe olio, avanti anni luce dalla concorrenza che usava generalmente pompe manuali. 
-Il volano antivibrazioni esterno  permetteva di ridurre notevolmente le dimensioni del motore (i detrattori chiameranno questa moto l'affettatrice per la somiglianza con le affettatrici Berkel).
-L'avviamento (sempre problematico con le moto dell'epoca) avveniva con una sola pedalata!
-Il cavalletto centrale, prima moto al mondo a montarlo!
In pochissimo tempo le Guzzi si guadagnarono la fama di moto affidabili e molto maneggevoli costringendo la proprietà ad ingrandire la fabbrica per tener testa alle vendite, la manodopera impiegata passò da appena 10 persone del 1921 alle 350 del 1926, e le moto vendute da 17 a 1500.
P.S. notare le pedane avanzate in stile Custom!

Scheda Tecnica Moto Guzzi Normale 500 (1921-1924)

Motore: monocilindrico orrizzontale, alesaggio e corsa 88x82 mm, cilindrata totale 498.4 cc, distribuzione a valvole contrapposte mediante aste e bilancieri, raffreddamento ad aria, rapporto di compressione 4:1, alimentazione con carburatore Amal tipo 15 PSY, serbatoio olio da 2 litri

Trasmissione: Cambio Manuale a 3 velocità primaria ad ingranagi, finale a catena

Telaio doppia culla in tubi e lamiere, passo 1380mm, peso 130kg pneumatici 26"x3.00, sospensione anteriore a  parallelogramma con 2 molle in trazione, sospensione posteriore non presente, freno posteriore a tamburo da 210mm., serbatoio benzina da 10 litri.

Prestazioni: potenza 8 cv a 3200 giri, velocità massima 85 km/h, consumi 28.8 km/l 

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